SIENA – ROMA, arbitro De Marco: voto 6 – coefficiente 3 – SCORE 6,00
Andrea De Marco, candidato alla promozione ad internazionale, ha dimostrato freddezza e personalità nell’espulsione di Brevi che, a termini regolamentari, ci sta. Non convince però del tutto nella gestione complessiva della gara; spesso indeciso o comunque non completamente convinto delle proprie decisioni.
LIVORNO – FIORENTINA, arbitro Farina: voto 5,5 – coefficiente 4 – SCORE 7,33
Il top class Uefa Farina ha diretto sufficientemente bene una gara molto tesa e complessa per tanti motivi. Bene ha fatto, quindi, la commissione di Tedeschi ad affidare al fischietto di Novi Ligure, coadiuvato dall’eccellente Stefano Ayroldi e dal buon Carmine Alvino, questa partita. Tuttavia, è grave l’errore compiuto nel non attribuire un calcio di rigore alla Fiorentina per evidente “cintura” di Belleri (che andava nell’occasione espulso) su Toni. Anche Ayroldi non è esente da responsabilità, visto che era in perfetta traiettoria per vedere la trattenuta del livornese sull’attaccante gigliato.
EMPOLI – CHIEVO, arbitro Squillace: voto 5,5 – coefficiente 2 – SCORE 3,66
Il fischietto calabrese si è trovato dinnanzi ad una gara inaspettatamente ostica. Gran lavoro per lui e per gli assistenti Giuseppe De Santis e Francesco Benedetto. Ineccepibili i due gialli per Luciano, protagonista di due sconsiderate azioni passibili di ammonizioni in meno di dodici minuti; sbaglia, invece, quando non espelle il portiere Squizzi, reo di stendere senza troppi complimenti il numero 9 empolese Pozzi. Squillace si è giustificato dicendo che non era azione da gol: potrebbe aver ragione, ma la natura del fallo commesso è comunque da sanzionare con l’espulsione. In questo caso poteva dire la sua l’assistente competente su quella metà campo.
ASCOLI – MESSINA, arbitro Banti: voto 6 – coefficiente 2 – SCORE 4,00
Il bravo Luca Banti ha diretto discretamente, anche se perplessità ci sono per l’espulsione (doppia ammonizione) comminata a Parisi. Sembra infatti che non sia Parisi ad allontanare il pallone dal punto di ripresa del gioco (nel caso specifico un calcio di punizione), bensì un suo compagno di squadra. Potrebbe essere, però, che il messinese abbia detto qualcosa non propriamente oxfordiano all’arbitro. Nel dubbio, una sufficienza, ma Banti, date le sue capacità, può fare molto meglio.
PARMA – MILAN, arbitro Trefoloni: voto 6,5 – coefficiente 3 – SCORE 6,50
L’internazionale Trefoloni amministra saggiamente una gara con pochissimi falli. Al 16’ del primo tempo una dubbia contrapposizione di Simic ad un parmense potrebbe far pensare al calcio di rigore. In realtà, si tratterebbe più propriamente di ostruzione, da sanzionare quindi con un calcio di punizione indiretto. Ineccepibile, invece, il penalty assegnato ai rossoneri, come giusta appare l’ammonizione a carico di De Lucia. Non convince Trefoloni sulle simulazioni: ammonisce troppo severamente Ricardo Oliveira, mentre lascia correre il tuffo di Pisanu. Ci vorrebbe più coerenza; comunque sono le uniche sbavature in una buona direzione.
Le altre gare:
CATANIA – ATALANTA, arbitro Palanca: voto 6 – coefficiente 3 – SCORE 6,00
LAZIO – PALERMO, arbitro Rizzoli: voto 7 – coefficiente 4 – SCORE 9,33
UDINESE – TORINO, arbitro Pantana: voto 6 – coefficiente 3 – SCORE 6,00
Andrea De Marco, candidato alla promozione ad internazionale, ha dimostrato freddezza e personalità nell’espulsione di Brevi che, a termini regolamentari, ci sta. Non convince però del tutto nella gestione complessiva della gara; spesso indeciso o comunque non completamente convinto delle proprie decisioni.
LIVORNO – FIORENTINA, arbitro Farina: voto 5,5 – coefficiente 4 – SCORE 7,33
Il top class Uefa Farina ha diretto sufficientemente bene una gara molto tesa e complessa per tanti motivi. Bene ha fatto, quindi, la commissione di Tedeschi ad affidare al fischietto di Novi Ligure, coadiuvato dall’eccellente Stefano Ayroldi e dal buon Carmine Alvino, questa partita. Tuttavia, è grave l’errore compiuto nel non attribuire un calcio di rigore alla Fiorentina per evidente “cintura” di Belleri (che andava nell’occasione espulso) su Toni. Anche Ayroldi non è esente da responsabilità, visto che era in perfetta traiettoria per vedere la trattenuta del livornese sull’attaccante gigliato.
EMPOLI – CHIEVO, arbitro Squillace: voto 5,5 – coefficiente 2 – SCORE 3,66
Il fischietto calabrese si è trovato dinnanzi ad una gara inaspettatamente ostica. Gran lavoro per lui e per gli assistenti Giuseppe De Santis e Francesco Benedetto. Ineccepibili i due gialli per Luciano, protagonista di due sconsiderate azioni passibili di ammonizioni in meno di dodici minuti; sbaglia, invece, quando non espelle il portiere Squizzi, reo di stendere senza troppi complimenti il numero 9 empolese Pozzi. Squillace si è giustificato dicendo che non era azione da gol: potrebbe aver ragione, ma la natura del fallo commesso è comunque da sanzionare con l’espulsione. In questo caso poteva dire la sua l’assistente competente su quella metà campo.
ASCOLI – MESSINA, arbitro Banti: voto 6 – coefficiente 2 – SCORE 4,00
Il bravo Luca Banti ha diretto discretamente, anche se perplessità ci sono per l’espulsione (doppia ammonizione) comminata a Parisi. Sembra infatti che non sia Parisi ad allontanare il pallone dal punto di ripresa del gioco (nel caso specifico un calcio di punizione), bensì un suo compagno di squadra. Potrebbe essere, però, che il messinese abbia detto qualcosa non propriamente oxfordiano all’arbitro. Nel dubbio, una sufficienza, ma Banti, date le sue capacità, può fare molto meglio.
PARMA – MILAN, arbitro Trefoloni: voto 6,5 – coefficiente 3 – SCORE 6,50
L’internazionale Trefoloni amministra saggiamente una gara con pochissimi falli. Al 16’ del primo tempo una dubbia contrapposizione di Simic ad un parmense potrebbe far pensare al calcio di rigore. In realtà, si tratterebbe più propriamente di ostruzione, da sanzionare quindi con un calcio di punizione indiretto. Ineccepibile, invece, il penalty assegnato ai rossoneri, come giusta appare l’ammonizione a carico di De Lucia. Non convince Trefoloni sulle simulazioni: ammonisce troppo severamente Ricardo Oliveira, mentre lascia correre il tuffo di Pisanu. Ci vorrebbe più coerenza; comunque sono le uniche sbavature in una buona direzione.
Le altre gare:
CATANIA – ATALANTA, arbitro Palanca: voto 6 – coefficiente 3 – SCORE 6,00
LAZIO – PALERMO, arbitro Rizzoli: voto 7 – coefficiente 4 – SCORE 9,33
UDINESE – TORINO, arbitro Pantana: voto 6 – coefficiente 3 – SCORE 6,00
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