Pubblico il consueto editoriale che Paolo Casarin (per 7 anni designatore di Serie A e B) scrive sul Corriere della Sera ogni lunedì.
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Dopo un terzo del campionato gli arbitri hanno la possibilità di correggere le loro prestazioni, finora molto discusse. Gli esperti e soprattutto i giovani fischietti dovrebbero rivedere il video di Milan - Roma per confrontare le proprie interpretazioni regolamentari con quelle che l'arbitro di S.Siro, Domenico Messina, ha mostrato sul campo. Il giusto dosaggio di regola e buon senso, di decisione e di garbo. E' stata la migliore prestazione del campionato, utile, tra l'altro, a frenare un crescendo di proteste. E' curioso che sia stato proprio l'arbitro che ha sofferto, negli anni cupi, un ingiusto declassamento nell'ambito delle competizioni internazionali, a offrire l'occasione di un rilancio per la categoria. L'arbitro De Marco, in Fiorentina - Atalanta, ha mostrato una chiara immaturità tecnica apparendo spesso approssimativo e facendo ricorso, in area di rigore, alla scorciatoia dei falli di confusione. Nessun aiuto, ovviamente, dai calciatori che gli hanno riservato proteste ripetute e talvolta ingiustificate. Proprio nel momento in cui gli arbitri accennano ad una correzione della linea di spropositata severità, finora adattata, ecco che si manifestano i falli gravi e le proteste plateali. In Palermo - Torino l'arbitro Palanca non valuta da rigore un netto fallo di Comotto su Corini, a pochi passi dal portiere e subisce vibranti proteste e una spinta dal capitano rosanero. Solo giallo. A Genova, il giovane arbitro Marelli espelle per doppia ammonizione Cossato del Chievo che, in fase d'attacco, ferma con la mano un pallone che stava per uscire dalla linea di fondo. Interpretazione inaccettabile. Giuste le decisioni del neo arbitro internazionale Rizzoli che, in Siena - Reggina, annulla un gol di Bogdani per fuorigioco e punisce con il rigore decisivo un fallo di Molinaro sul calabrese Mesto. Meno convincente, invece, il giallo mostrato al senese Frick per un inutile fallo alto su Aronica. Il pareggio, all'ultimo secondo, di Daniele Conti ha calmato i sardi, furiosi per un rigore non concesso dall'arbitro Giannoccaro, qualche minuto prima. Parma - Inter è stata diretta da Saccani, 67 gare di serie A. Nel primo tempo falli a ripetizione, dopo il pareggio del Parma. Nervosismo - per il quale paga Ibrahimovic - tra i giocatori frenato a stento dall'arbitro.
Paolo Casarin (da "Corriere della Sera"
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